Eusalp, la Commissione Europea Approva la strategia per la Regione Alpina

La commissione Europea ha lanciato la strategia per Eusalp, la Regione Alpina a venire che riguarderà 5 paesi appartenenti all’Unione Europea (Austria, Francia, Germania, Italia e Slovenia) e due paesi che hanno degli accordi di collaborazione (Liechtenstein e Svizzera). Le regioni italiane che parteciperanno a questa macroregione sono  Liguria, Piemonte, Valle D’aosta, Lombardia, Veneto, Provincie Autonome di Trento e Bolzano e Friuli Venezia Giulia. Eursalp, che coprirà appunto l’area geografica delle alpi comprenderà 48 regioni e avrà un bacino di 70 milioni di abitanti.

Nell’ufficializzare la strategia per Eusalp la commissaria europea per la politica regionale Corina Cretu ha sottolineato come le regioni Alpine dispongano di una  tradizione lunga tradizione di cooperazione che ha portato alla creazione di numerosi network. Secondo la commissaria questa macroregione ha il compito di rafforzare questi legami ed aumentare la solidarietà tra le regioni che ne fanno parte per soddisfare completamente il potenziale della Regione Alpina.

La strategia annunciata  si basa su tre punti:

  • Crescita economica ed innovazione, portando ad esempio lo sviluppo di attività di ricerca su prodotti specifici della regione alpina.
  • Creatività e mobilità che potrà allo sviluppo di collegamenti viari e ferroviari oltre ad aumentare le possibilità di accesso ad internet satellitare per le aree remote.
  • Ambiente ed Energia. Mettendo assieme le risorse delle regioni alpine aiuterà a preservare l’ambiente e a promuovere l’efficienza energetica delle regioni.

Oltre a questi obiettivi, la commissione si prefigge di identificare e mettere in piedi un modello di governante efficiente e valido per il governo della Regione. Difatti è stato fortemente voluto dagli enti locali intervenuti durante le negoziazioni un metodo di governante che si basa su un bilanciamento del diritto di voto fra stati e regioni.

Eusalp è la quarta regione ad essere dall’Unione Europea, dopo Eusbrs (Mar Baltico), Eusdr (Danubio) e Eusair (Adriatico-ionico). Per essere effettiva, la strategia dovrà essere approvata dal Consiglio Europeo. La Commissione si auspica che questa approvazione arrivi entro la fine dell’anno.

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