La Cittadinanza Europea Compie 20 anni!

Oggi 1 Novembre 2013, è il 20esimo anniversario dell’entrate in vigore della Cittadinanza Europea; difatti il 1 novembre 1993 entrava in vigore il trattato di Maastricht firmato un anno prima, che prevedeva l’istituzione dell’Unione Europea, segnando il passaggio da una mera cooperazione economica a una cooperazione anche politica e sociale.
La strada che ha portato all’istituzione della Cittadinanza Europea è stata lunga e tortuosa, e per molti ancora non è finita. In questo post cercherò di descrivere la storia della Cittadinanza Europea, cercando di essere il più breve possibile e di semplificare al massimo gli avvenimenti; per far questo dovrò necessariamente tralasciare alcune cose e fare alcuni salti. Se leggendo ti sorgono delle domande o vuoi approfondire, a fondo pagina troverai alcuni testi consigliati oppure non esitare a contattarmi!
Tutto inizia durante i negoziati per la formazione della Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio (CECA) negli anni 50. Particolarmenti importanti furono le discussioni riguardanti il diritto di libera circolazione (diritto che sarà la base della Cittadinanza Europea) per i lavoratori delle industrie del carbone e dell’acciaio, diritto che venne riconosciuto e inscritto nel trattato. Garantire a questi lavoratori libertà di movimento tra gli stati aderenti alla CECA era un argomento molto caro al governo Italiano, che in quegli anni vedeva una forte emigrazione proprio in questo campo, ottenere questo riconoscimento era la condizione principale e necessaria che spinse l’Italia ad aderire a questa prima organizzazione di cooperazione Europea. Il diritto di movimento fu successivamente allargato a tutti i lavoratori (con alcune eccezioni in campi di sicurezza nazionale) con il trattato di Roma del 1957 che istituiva la Comunità Economica Europea.
Si comincia a parlare esplicitamente di Cittadinanza Europea nel 1972, ancora una volta grazie al governo Italiano che, assieme al governo Belga, introdusse in seno al Consiglio Europeo di Parigi del 972, l’idea di istituire una comune Cittadinanza Europea che desse alcuni diritti politici ai cittadini degli stati membri e portasse ad orientarsi verso una collaborazione più stretta che avrebbe portando a una vera e propria unione politica. A questo Consiglio seguirono una serie di iniziative volte a definire metodologie e contenuti eventuali di un ipotetica Cittadinanza Comune nonchè della strada da compiere verso l’unione politica.
Nel 1976 venne rilasciato un rapporto, condotto da Leo Tinderman ex primo ministro del Lussemburgo che chiamava ad un maggior riconoscimento e protezione dei diritti sociali dei Cittadini Europei, e che tra le varie misure proponeva l’istituzione di un passaporto comune e l’abolizione dei controlli alle frontiere tra gli stati appartenenti alla comunità Europea. Nel 1984 durante il Consiglio Europeo di Fontainebleau, vennero istituiti due comitati di ricerca; uno volto a indagare la possibilità di un’ulteriore integrazione economica, ilcomitato Dooge, che gettò le basi per la formazione dell’Euro e uno, il comitato Adonnino, che avrebbe dovuto indicare le misure per sviluppare l’identità europea e indagare i diritti che la Cittadinanza Europea avrebbe dovuto avere. È grazie al comitato Adonninno che vennero istituiti i simboli europei, la bandiera europea, l’inno europeo e venne fissato il 9 maggio come giorno dell’Europa.
Le discussioni continuarono, e varie forme di Cittadinanza Europea vennero discusse. Le discussioni più accese riguardarono la natura che essa avrebbe dovuto avere e i diritti che avrebbe garantito, in particolare i diritti politici (di voto). Due erano le visioni: la prima vedeva una cittadinanza comune che sostituiva quella nazionale e che dava diritti completi di voto a tutti i Cittadini Europei, anche a chi non era cittadino dello stato nel quale risiedeva (dopo in congruo numero di tempo di residenza).I sostenitori di questa visione erano il Parlamento Europeo, alcuni stati Europei come Italia, Spagna e Belgio e alcune associazioni della società civile. La seconda versione vedeva la Cittadinanza Europea come complementare e come riconoscimento di diritti già esistenti, come ad esempio il diritto di libera circolazione, posizione sostenuta dal Consiglio Europeo e in alcuni momenti dalla Commissione Europea.
Vinse il compromesso. La Cittadinanza Europea di Maastricht era una cittadinanza complementare a quella degli Stati Membri, che includeva il diritto di libera circolazione e che come diritti politici riconosceva il diritto di voto per le elezioni del Parlamento Europeo (che veniva eletto direttamente dal 1979) e il diritto di voto per le elezioni amministrative locali per i cittadini di uno Stato Membro che risiedono in un altro Stato Membro per più di 5 anni.
Ma la strada della Cittadinanza Europea (così come quella per l’unione politica) non è finita con il trattato di Maastricht. Successivamente vennero inseriti nuovi diritti, quali ad esempio il diritto a ricorrere al Mediatore Europeo (ombudsman) o di presentare petizioni al Parlamento Europeo o ancora il Diritto di Iniziativa dei Cittadini Europei e altri. Grazie alla Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea, proclamata a Nizza nel 2000, le istituzioni Europee sono tenute a garantire uno standard di diritti, dignità, uguaglianza e libertà ai propri cittadini.
Attualmente ci sono movimenti che chiedono l’allargamento dei diritti della Cittadinanza Europea e l’inserimento anche di diritti sociali, come ad esempio il diritto ad avere una previdenza europea, o il diritto del riconoscimento del matrimonio egualitario (quindi anche tra persone dello stesso sesso), oppure ancora allargare e integrare in tutti gli stati nazione una serie di diritti che obblighino a rispettare il pieno riconoscimento delle diversità e delle pari opportunità.
E tu, cosa pensi della Cittadinanza Europea? Ti senti un Cittadino Europeo? Credi che possa essere migliorata, o che possano essere inseriti altri diritti?

 
Rapporti Ufficiali:
Alcuni libri e articoli sull’argomento:
  • KOSTAKOPOULOU T. (2001) Citizenship, identity and immigration in the European Union: Between pas and future. Manchester university press.
  • KOSTAKOPOULOU T. (2008) The Evolution of European Union CitizenshipEuropean Political Science(2008) 7, 285–295.
  • LIPPOLIS V. (1994) La Cittadinanza Europea, il mulino.
  •  MAAS W. (2005) The genesis of European RightJournal of Common Market Studies, 43(5): 1009–1025.
  • MAAS W (2005b) The Evolution of EU Citizenship, memo for princeton workshop on the state of the European Union, Volume 8. http://www.princeton.edu/~smeunier/Maas%20Memo.pdf

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