Un nuovo Diritto per i Cittadini Europei

Da circa un anno i Cittadini Europei hanno un nuovo diritto: il Diritto d’Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE). L’ICE è il primo strumento transazionale di democrazia diretta partecipativa conferito ai cittadini europei con le modifiche al trattato UE apportate dal Trattato di Lisbona del 2009 ed entrato in vigore il 1 aprile del 2012 (a seguito dell’approvazione del regolamento per la sua esecuzione da parte della Commissione e del Parlamento Europeo). Grazie a questo nuovo diritto i cittadini degli Stati Membri dell’Unione Europea con la raccolta di un milione di firme in almeno 7 diveri paesi europei, hanno il potere di proporre un iniziativa legislativa alla commissione che ha l’obbligo di presentarlo al parlamento e al consiglio Europeo.
In un anno di vita dell’Iniziativa dei Cittadini sono state avviate 27 proposte sulle materie più disparate ma solo 16 sono riuscite a passare gli adempimenti necessari per avviare la raccolta firme. Right2water e Fraternité 2020 sono le due iniziative che hanno raccolto il maggior supporto tra i cittadini e stanno raggiungendo il quorum di firme necessaire.Right2Water chiede l’istituzione del diritto all’acqua e ai servizi igienico-sanitari, staccando il rifornimento dell’acqua da qualsiasi logica di mercato. Fraternité 2020 (la prima iniziativa ad essere presentata) chiede il rafforzamento degli scambi europei (quali ad esempio l’Erasmus o il Servizio Volontario Europeo) per sviluppare maggiore solidarietà tra i cittadini dell’Unione. Per supportare queste iniziative basta munirsi di carta d’identità e andare nei rispettivi siti per compilare il modulo online messo a disposizione dalla Commissione Europea (vedi link fondo pagina).
In occasione del primo anno di attività di questo diritto è stata avviata una prima discussione sulla sua implementazione in vista di eventuali possibili miglioramenti. Da questa discussione sono emerse varie criticità che causano il mancato successo dell’iniziativa. In primo luogo è emerso come i Cittadini Europei non siano per niente informati su questo nuovo diritto, nonostante la massiccia diffusione di materiale informativo distribuito nei vari centri di informazione europea e online tramite le pagine delle istituzioni europee. Altri punti deboli sono di natura tecnica come la difficoltà di raggiungere il numero di firme necessario in 12 mesi o la non omogeneità delle normative sulla privacy nei vari paesi europei che, in alcuni casi, richiedono eccessive procedure burocratiche.
Nell’attesa di una revisione completa, prevista a partire dal secondo anno di attività dell’ICE, per ovviare al primo problema, sono state organizzate molte iniziative orientate al coinvolgimento e all’informazione del pubblico. L’ultimo evento si è svolgo il 12 Aprile in cui Maroš Šefčovič, commissario Europeo per le relazioni interistituzionali e l’amministrazione, si è reso disponibile a rispondere direttamente alle domande dei Cittadini tramite Twitter.
A dimostrazione che i commissari Europei sono molto propensi a questo tipo di iniziative e rispondono ai cittadini ecco alcuni screen-shot della Twitter chat che ho avuto con il commissario Šefčovič,
Andrea Canil Europa Europe ECI demandAndrea Canil Europa europe ECI demand 2

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