Un Euroscetticismo pro Europeo

Questa settimana è stata diffusa la notizia che Marine Le Pen, la leader del Fronte Nazionale Francese, ha proposto Beppe Grillo di incontrarsi e di formare un fronte che raccolga le forze Euroscettiche che secondo potrebbe portare a una serie di referendum sull’Euro o sull’uscita dall’Unione Europea. Ho riflettuto molto su questa proposta, in particolar modo mi sono chiesto se un movimento Euroscettico si diffondesse a livello Europeo sarebbe un fattore positivo o negativo? Non riesco a dare una risposta netta a questa domanda, indubbiamente ci sarebbero sia aspetti negativi che positivi ma credo che, paradossalmente, un movimento Euroscettico farebbe bene all’Europa.
Il rischio di creare un polo fortemente Euroscettico è che, in questo momento di malcontento generale e di mala-informazione sull’Europa, potrebbe raccogliere molto consenso tra la popolazione. Questo consenso non sarebbe dato da un attento ragionamento ma sarebbe fomentato dalla strumentalizzazione negativa che molti partiti fanno dell’Europa. Inoltre l’adesione all’Euroscetticismo sarebbe dettato dalla “pancia” dei cittadini, stanchi dell’Europa vista solo come austerità e stanchi di un Europa dove non si sentono rappresentati (ed ascoltati). Indubbiamente un adesione di questo tipo potrebbe avere molta forza e portare a situazioni poco piacevoli per l’integrazione Europea.
D’altro canto un forte movimento Euroscettico potrebbe avere come contro reazione la nascita di un forte movimento Europeista. Questo movimento Europeista potrebbe nascere dalla somma dei movimenti filo europei già esistenti che al momento sono frammentati e disuniti. Ancora, la contrapposizione tra Europeisti ed Euroscettici potrebbe portare visibilità alle tematiche Europee, gli sforzi delle istituzioni Europee per avvicinarsi ai cittadini potrebbero venir incrementati e i cittadini potrebbero, in questo modo, venir coinvolti attivamente per la prima volta nel processo di integrazione europea. Verrebbe stimolato dunque un genuino dibattito sul futuro dell’Europa che potrebbe coinvolgere tutti i cittadini in maniera trans-frontaliera e gli Stati Membri sarebbero costretti, per non essere considerati come la causa della caduta dell’Europa, a dare più spazio agli interessi Europei che a quelli Nazionali.
Mi rendo conto che l’analisi che ho fatto dipende molto dai se e dai ma, e potrebbe essere percepita come utopica. Ma sono fortemente convinto che se l’Europa vuole uscire dalla stagnazione in cui si trova, deve trovare un modo per incrementare il coinvolgimento dei Cittadini e deve portare i cittadini a parlare tra di loro di Europa. Se un movimento Euroscettico potrebbe aumentare questo coinvolgimento (nel bene e nel male) ben venga!

 

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