#SavErasmus

A volte mi chiedo se gli Stati Europei (e in questo includo, i capi di  stato e di governo, gli ambasciatori e tutti gli appartenenti alla macchina amministrativa di uno stato) soffrano di schizofrenia. Se così non fosse non saprei spiegarmi perché 5 paesi europei sono così contrari ad innalzare la soglia dei fondi dedicati all’Erasmus, sia per eviratene il collasso immediato (sembra che se non trovano 90 milioni di euro, molti ragazzi vincitrici della borsa dovranno rinunciare al loro periodo di studio all’estero)1 sia per garantirne l’esecuzione in futuro.
In questi giorni in seno alle discussioni dell’ECOFIN Germania, Olanda, Finlandia, Svezia e Gran Bretagna stanno facendo una dura lotta per evitare non solo ogni possibile aumento del budget Erasmus (e di altri programmi LLP e non); si stanno anche opponendo a saldare i conti delle spese già fatte, volendo posporre il saldo delle fatture emesse al prossimo quadro finanziario (2014-2020) ma così facendo si dovrà anche pagare anche gli interessi per i mancato pagamento.
Questi paesi, essendo paesi sostenitori del rigore finanziario e del controllo ferreo della spesa pubblica, vorrebbero vedere in questo momento di crisi anche l’UE ridurre il suo budget perché considerato eccessivo. A mio avviso questa posizione è pura demagogia. Il budget dell’UE rappresenta poco più del’1% del PIL del UE 27 (ovvero della somma dei PIL di tutti i 27 stati membri), inoltre il 94% di questo budget è indirizzato interamente a programmi comunitari, di cui usufruiscono direttamente i cittadini, ma indirettamente anche gli stati. Il restante 6% rappresentano i costi della macchina burocratica UE2, che considerando il fatto che l’Europa è un continente è pochissimo; tanto più se la paragoniamo ad esempio con gli Stati Uniti dove i costi dell’amministrazione federale rappresenta il 45% del PIL3.
Quando dico che sembra che gli stati soffrono di schizofrenia, lo dico perché non riesco proprio a capire come mai siano tanto ostili all’unico programma che ha portato un successo tangibile nella formazione di una identità Europea e all’educazione alla cittadinanza Europea. Il programma Erasmus è forse l’unico programma conosciuto da ogni singolo abitante sul suolo Europeo, l’unico programma di cui ogni cittadino Europeo sappia quale sia il suo scopo. Senza parlare della valenza economica di questo (e degli altri) programmi, che permettono la circolazione della conoscenza, l’incontro \scontro produttivo di idee e che stimola l’innovazione.
Personalmente credo che il segnale che questi stati vogliono dare sia uno soltanto: L’Europa ormai non è più una loro priorità. In questo momento di crisi è meglio che ognuno si ri-abitui a fare le cose per conto proprio e che non c’è assolutamente spazio per la solidarietà tra stati. È un attacco alla visione federale di Europa, un suo azzoppamento. Una visione miope e potenzialmente dannosa per il futuro di tutti gli stati Europei, che non capiscono che oramai si sono spinti troppo oltre per tornare indietro, senza parlare del fatto che i singoli stati membri da soli non saranno mai in grado di far fronte alle sfide che il mondo globalizzato, interconnesso e in continuo veloce mutamento pone.
Attenderò con ansia le notizie relative alle decisioni dell’Ecofin del 22 Novembre, spero che la diplomazia faccia del suo meglio e che gli stati più europeisti riescano a convincere gli stati riluttanti a rivedere le loro posizioni. Se così non fosse spero che i cittadini Europei, e sopratutto i Giovani Europei si uniscano e comincino seriamente a fare qualcosa, a chiedere per un futuro migliore all’interno di un Unione che gli garantisca il diritto di Studiare e di fare esperienze all’estero, che gli dia gli strumenti più adeguati per formarsi e per affrontare il mondo del lavoro e che sopratutto gli dia quell’impulso per crescere e per fare dell’innovazione il loro futuro.

Per manifestare in favore dell’Erasmus ti invito a condividere questo articolo, o la foto che trovi su facebook alla pagina di Equipe Europa Giovani, oppure ti invito a usare gli hashtag #savErasmus e #SaveErasmus su twitter, g+ e in tutti i social network.

Alcuni links Utili:

Per firmare la prima proposta di iniziativa dei Cittadini Europei per chiedere l’aumento dei fondi per i programmi di scambio: http://www.fraternite2020.eu/

Pagina dell’iniziativa dell’European Federalist Party Save Erasmus: https://www.facebook.com/SaveTheErasmusProgram

Note:
1:http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/11/09/erasmus-niente-fondi-per-2012-cinque-paesi-non-vogliono-pagare/409430/

2:http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=1&ved=0CCEQFjAA&url=http%3A%2F%2Feuropa.eu%2Frapid%2Fpress-release_MEMO-11-459_it.doc&ei=dI6iUNrfLYmH4gTfoIDAAQ&usg=AFQjCNE8m2FG53q59GOMSJ7kJcD904sIBA&sig2=EcAZIdwfeun4i7DNbJYdUA&cad=rja

3:http://www.usgovernmentspending.com/past_spending

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