Love is Right: In Piazza per i Diritti LGBT, ma a che punto è l’Europa?

Le associazioni che rappresentano il mondo LGBT italiano si sono date appuntamento  sabato 7 dicembre a Roma all’insegna dello slogan “love is right – diritti senza compromessi”, per chiedere maggiori diritti e tutele per le persone e famiglie omosessuali e transessuali.
Questa iniziativa, organizzata da Arcigay, Arcilesbica, Agedo, Famiglie Arcobaleno, M.i.t., Associazione radicale Certi diritti ed Equality Italia, vuole chiedere un’effettiva applicazione della legge contro l’omofobia, il riconoscimento delle unioni omosessuali e l’istituzione di garanzie per le famiglie LGBT, modifica delle leggi sul cambio di sesso anagrafico e la riscrittura delle legge sulla fecondazione assistita. Una delle critiche mosse al governo italiano, da parte di queste associazioni è proprio il silenzio riguardante le tematiche LGBT e l’immobilismo legislativo, questa critica è espressa in modo chiaro nel manifesto dell’iniziativa dove definiscono “inaccettabile il totale disinteresse che il Governo italiano mette in campo in tema di diritti delle persone lgbt, e più in generale dei diritti umani”. Aggiungerei che questo silenzio e inazione non riguarda soltanto il governo ma anche i media, come dimostra la poca attenzione che è stata riservata al recente referendum Croato che ha reso incostituzionale il matrimonio omosessuale con un affluenza del solo 33%.
Spesso, si critica l’Italia per essere un passo indietro rispetto ad altri paesi europei ma, com’è la situazione dei diritti LGBT in Europa?
Secondo uno studio rilasciato a marzo 2013 dall’Agenzia Europea per i Diritti Fondamentali, il 47% delle persone LGBT europee ha subito atti di violenza o è stato discriminato per via del suo orientamento sessuale e solo il 10% delle persone che hanno subito violenza ha avuto il coraggio di denunciare l’accaduto. La discriminazione avviene a tutti i livelli della vita sociale, ma sembra particolarmente accentuata nelle scuole, dove, il 67% dei ragazzi al di sotto dei 18 anni nasconde la propria sessualità per paura di essere vittima di atti di bullismo.
Fonte: Wikipedia
Per quanto riguarda le legislazioni dei paesi europei, se guardiamo una cartina dell’Europa noteremmo che c’è una netta divisione nord-overt /sud-est sul tema dei diritti LGBT.
I paesi nordici generalmente, riconoscono il matrimonio omosessuale (o una forma alternativa di unione), adozioni da parte di coppie dello stesso sesso, offrono protezione contro l’omofobia e garantiscono le pari opportunità indipendentemente dall’orientamento sessuale o identità di genere . I paesi più virtuosi da questo punto di vista sono Belgio, Francia, Danimarca, Olanda, Regno Unito, Spagna e Svezia dove la legislazione anti-discriminazione e paritaria è completa. Diversa è la situazione per i paesi dell’asse sud-est (partendo dall’Italia) dove generalmente viene riconosciuto solo in principio la non discriminazione in base all’orientamento sessuale e non esistono forme specifiche di legislazioni contro l’omofobia ne riconoscimento di diritti per le coppie omosessuali.
L’Europa sembra dunque essere divisa a metà sulle tematiche LGBT, e offese ed attacchi omofobi sono ancora una piaga per tutto il continente. Il tema dei diritti LGBT potrà essere un tema importante per la politica europea post-crisi e anche un punto caldo per la prossima campagna elettorale delle elezioni europee, sopratutto con la continua pressione che i gruppi d’interesse LGBT stanno facendo ai governi e all’UE.
Per saperne di più:
Sito ufficiale della manifestazione Love is Right: http://www.loveisright.it/
Wikipedia: Diritti LGBT in Europa: http://it.wikipedia.org/wiki/Diritti_LGBT_in_Europa

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