Il Parlemento Europeo si schiera con i Cittadini e loro non lo sanno

Mercoledì 13 Marzo 2013 il Parlamento Europeo, per la prima volta nella storia europea, ha rifiutato la proposta di Budget pluriennale che era stata approvata dopo una lunga serie di negoziati dal Consiglio Europeo. E’ vero che il potere di approvare il budget anche per le spese non obbligatorie dell’UE è stato conferito al PE con il Trattato di Lisbona (2009), nonostante questo il parlamento si è dimostrato pronto ad usarlo subito lanciando un forte segnale.
I parlamentari Europei vogliono un Budget più “flessibile per consentire che i fondi disponibili siano utilizzati in modo ottimale1 e vogliono risolvere il problema della carenza di fondi che “mette a repentaglio il funzionamento di una serie di programmi comunitari, quali Erasmus, il Programma quadro di ricerca e il Fondo sociale2inoltre chiedono siano avviate le discussioni per un “sistema di vere “risorse proprie” per finanziare il bilancio comunitario e che tutte le spese dell’Unione siano finanziate dal bilancio dell’UE, non separatamente.3.
Queste richieste rappresentano la volontà da parte del Parlamento Europeo di rendere l’unione sempre più democratica e sempre più vicina ai Cittadini, contrastando la politica di Austerità portata avanti dagli Stati Membri e affinando misure per la crescita e per l’occupazione.
Nonostante l’importanza di questo avvenimento, nei Giornali e nei Telegiornali non se ne parla. La notizia è stata oscurata dall’elezione del nuovo Papa (prima) e dall’elezione dei presidenti di camera e sanato (dopo). Non sto dicendo che queste notizie non siano importanti, ma credo che il rifiuto del budget Europeo da parte del Parlamento Europeo abbia lo stesso peso delle due notizie. Una servizio in meno sulla sorella o sui cugini italiani del Papa e un approfondimento sui meccanismi di decisione europea e sulle motivazioni del rifiuto sarebbe stato d’obbligo.
Come è possibile formare i Cittadini Europei, farli sentire più vicini alle istituzioni Europee, se quando queste istituzioni operano per difendere i loro diritti e per aiutarli in questo momento di crisi e loro non ne vengono informati?
Note
1Comunicato Stampa. Negoziati sul bilancio di lungo termine: ecco la posizione del PE
2ibid

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