Disgustato da questa Europa!

Scrivo questo articolo di getto, spinto da un limite ormai raggiunto al mio senso di sopportazione. L’Europa in cui sto vivendo, l’Europa che vedo delinearsi, non è l’Europa che  voglio e credo che questa non sia neppure l’Europa avrebbero voluto i padri fondatori.  Questa Europa non rispecchia per niente la visione su cui è stata fondata: Unione di Solidarietà e Fratellanza tra paesi, ognuno con le proprie diversità, che si riconoscevano Uniti in un destino Comune.

L’ipotesi di una Grexit è un’opzione abominevole. Trovo inaudito che un paese che ha imbrogliato e che ha goduto molto dei benefici legati all’essere parte dell’Europa, che ha ricevuto sostanziosi aiuti nel momento del bisogno, non accetti di intraprendere quel percorso necessario per il suo risanamento e per riportarlo in carreggiata. Questo comportamento della Grecia non è giustificabile soprattutto quando alcuni paesi, in situazioni simili si sono rimboccati le maniche e hanno fatto quei sacrifici e quelle riforme necessarie. Non parlo dell’Italia, che ha fatto poco niente per risistemarsi, ma parlo di Irlanda, Portogallo e Spagna.  Credo che allo stesso tempo sia inaccettabile un muro così impenetrabile da parte di molti paesi Europei, così ligi al far rispettare le regole quando si tratta di altri paesi, non solo la Germania e la Francia ma anche alcuni paesi del Nord-Europa. Comprendo i rischi dell’azzardo morale, ma l’Europa, proprio nell’ottica di quella solidarietà su cui è stata fondata, dovrebbe dare assistenza e attrezzarsi perché i cittadini, ormai allo stremo, di un paese membro non si riducano allo stremo. Dico questo in un’ottica più ampia: è ora che l’Europa si doti di un meccanismo di solidarietà che vada al di la dell’ ESM, bisogna mettere in piedi un vero e proprio fondo di solidarietà e di trasferimenti (temporanei e sulla base di impegni precisi, vincolanti ma flessibili) in aiuto di quei paesi che vivono delle difficoltà. Manca però la volontà politica dei paesi membri stessi, manca la volontà di integrarsi maggiormente.

La gestione dell’emergenza migranti  che mi fa bollire il sangue. Come si può lasciare un’emergenza di queste dimensioni alla gestione dei singoli stati? Anche questo è un fenomeno della globalizzazione ed è un fenomeno che deve essere affrontato in maniera globalizzato, ovvero dall’Europa intera. Anche in questo caso la Solidarietà sulla quale è stata fondata l’Europa è sparita. Gli stati Europei sono pronti a beneficiare dei ricavati economici della loro unione, sono pronti a sfruttare e a ottenere, in vista della loro potenza economica, condizioni vantaggiose quando negoziano con i paesi africani, ma non sono disposti a condividere il fardello derivante dai loro errori e dalla loro inazione. Piccolo inciso, l’Italia ha le sue colpe, essendo uno degli approdi principali nel continente, non ha mai avuto un cenno di programmazione ne ha messo in piedi un sistema coordinato di accoglienza e identificazione e neppure ha mai fatto pressioni a livello Europeo per una gestione comune della situazione, se non in momenti di emergenza. Un’Europa unita, con i confini comuni deve avere una gestione comune delle proprie frontiere e i problemi della frontiera devono essere condivisa da tutti gli stati!

La reintroduzione dei controlli alle frontiere, la discussione sulla sospensione di Schengen lede uno dei diritti fondamentali della Cittadinanza Europea. Anche se Schengen  non viene sospeso e vengono solo ripristinati i controlli alla frontiera con altri stati europei vi è di fatto limitano la libera circolazione. Questo Viola uno dei quattro diritti fondamentali riconosciuti dalla Cittadinanza Europea, ovvero la libera circolazione senza nessuna discriminazione all’interno dell’Europa da parte di tutti i Cittadini Europei. Questi diritti vengono ora calpestati, ignorati, limitati e l’Europa sta a guardare.

I rapporti con la Russia, sono un insulto ai Diritti Umani Fondamentali, che l’Europa e tutti gli Stati Membri, proclamano di difendere. La reazione avuta con un paese che invade un altro stato sovrano, fa entrare propri militari e attua attività di guerriglia è stata troppo morbida, per non dire inesistente. L’Europa che si pone a faro del rispetto dei Diritti Umani, resta a guardare anche quando un paese discrimina, calpesta e tortura una sua minoranza. Mi riferisco alla situazione che le persone LGBT stanno subendo in Russia. Un paese che infrange continuamente il diritto internazionale e accordi sottoscritti, che non rispetta i propri cittadini e li tortura, merita un azione forte da un’Europa Unita. Le sanzioni economiche sono insufficienti, inefficaci e dannose. L’Europa dovrebbe avere il coraggio di intervenire in Ucraina, dovrebbe fare pressioni all’Onu per un suo intervento a guida Europea, parlo sempre di azione diplomatica.

Ultimo, ma non meno importante, l’ondata della destra xenofoba che invade l’Europa allarmante. In Danimarca abbiamo questa destra come seconda forza del paese, in Italia sta crescendo, e viviamo in una situazione in cui vengono permesse certe espressioni xenofobe, al limite con il nazismo. Siamo arrivati al punto in cui queste formazioni riescono a formare un gruppo all’Europarlamento. Come può l’Europa stare a guardare mentre si rischia di ripetere gli errori del passato?

La colpa di tutto questo è dell’Europa stessa, un’Europa che è stata fino ad ora solo un’Unione Economica. Questa Europa ha lasciato in secondo piano la formazione degli Europei, ha dato troppo poco peso ai valori della Cittadinanza Europea. Questa Europa che sembra aver abbandonato il progetto di integrazione, e che nel momento in cui si cominciava a raccogliere i benefici economici, si è adagiata sugli allori  e non ha spinto gli stati membri ad ottemperare gli impegni che si sono prefissi firmando i trattati. Un’Europa che se continua così rischia di lasciarsi dissolvere.

Europa, dove sei? Quello che sei diventata mi disgusta!

2 commenti

  • franco francesco

    Ho avuto occasione di scrivere a Pier Virgilio Dastoli (Presidente del Cime queste considerazioni che ripeto qui che ringraziava i partecipanti ad una molto interessante confernenza del prof. Monti sulle risorse proprie della UE) le consierazioni che seguono” “Incidentalmente mi prendo la libertà di informarLa che in questi giorni si sta pure ponendo come un supponente professorone un altro accademico cioè il prof. Galli della Loggia (che sta presentando il suo libro – scirtto con il prof. Giuliano Amato -” L’Europa perduta?”). Avendo assistito ad una di queste presentazioni devo dire che il prof. della Loggia nelle sue conferenze si sforza di dare un immagine molto negativa della costruzione europea. Sostiene che non è il federalismo ma l’obbedienza ai dickat americani che hanno impedito una nuova guerra in Europa e che alla federazione preferisce gli Stati Nazionali. Forzato a dire che cosa propone si è poi lasciato andare a sostenere che la sua personale idea sarebbe quella di una Confedreazione Europea con un Presidente (non ha chiarito nominato come e da chi) sottoposto a non neglio definiti controlli (di cuinon ha lasciato intendere molto ma forse che dovrebbero rispettare la divisione dei poteri). La sola competenza da delegare a tale presidente sarebbe (ma non ha le idee chiare in merito) o la politica estera o la difesa. Nelle Sue conferenze il prof. Galli Della Loggia non solo semina il dubbio ma anche la disinformazione perché descrive l’organizzazione della UE nel suo stadio ante entrata in vigore del Trattato di Lisbona, Trattato che manifestamente (non conosce) o trascura (o finge di ingnorare). Sostiene che il programma di scambio di studenti universitari Erasmus sia vissuto dai ragazzi come poco più di una sorta di vacanza a Barcellona o simili. Poiché di Salvini ne abbiamo già uno che parla alla pancia della gente , mi permetto di suggire al CIME di intervenire perché non mi pare corretto che il prof. Galli della Logggia ponendosi con atteggiamente scientifico possa raccontare inesattezze intellettuali ai non specialisti della materia. Mi permetto di suggerire che il CIME nei modi più opportuni valuti se e come replicare al prof. Galli della Loggia. Mi perdoni questo sfogo ma sono molto preoccupato per il futuro mio e dell’Europa. Accetti i miei rispettosi saluti. “

    • Andrea Canil

      Gentile signor Francesco non capisco perché scriva in questo blog indirizzandosi al CIME, quando questo non è un blog affiliato a tale organizzazione, ne lo sono io. Ad ogni modo,capisco e condivido le sue considerazioni. C’è bisogno di una campagna di informazione che formi, informi ed educhi i cittadini Europei riguardo i veri motivi, i costi e i benefici dell’Europa. Certo queste attività possono essere fatte da associazioni della società civile, come il caso del CIME o anche altre associazioni, ma credo che in primis questo tipo di informazione debba essere fatto dalle istituzioni. Una simile iniziativa e stata fatta nel 2014 quando, durante l’Anno Europeo dei Cittadini, sono stati svolti i dibattiti con i cittadini. Purtroppo questi, che io auspicavo diventassero una forma di dialogo stabile tra istituzioni UE e i cittadini, non sono stati ripetuti.

Rispondi a franco francesco Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *